CENTRO NAZIONALE MILIZIA DELL’IMMACOLATA
presso Collegio San Bonaventura - Seraphicum
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C’era
una
volta
un
gigante,
che
abitava
in
una
casa
nel
mezzo
del
bosco.
La
casa
era
circondata
da
un
giardino
fiorito
e
da
un
frutteto
che
produceva
frutta
e
verdura
prelibata
tutto
l’anno.
Un
giorno,
il
gigante
andò
a
trovare
il
suo
amico orco e partirono insieme per fare un viaggio in giro per il mondo.
In
questi
anni,
i
bambini
dei
paesi
vicini
cominciarono
a
frequentare
il
giardino
del
gigante:
si
trovavano
lì
dopo
la
scuola
e
giocavano
fino
al
tramonto.
Quando
il
gigante
tornò
dal
suo
viaggio,
trovò
il
suo
giardino
invaso
dai
bambini
che
correvano
e
si
rincorrevano.
Il
gigante
non
sopportava
la
confusione:
scacciò
tutti
i
bambini
e
costruì
un
muro
di
pietre
e
mattoni
intorno
al
giardino.
Il
gigante
trascorse
l’inverno
da
solo,
accanto
al
camino;
i
bambini, invece, dovettero trovare altri luoghi in cui giocare.
Quando
tornò
la
primavera
il
ghiaccio
cominciò
a
sciogliersi,
ma
nel
giardino
del
gigante
non
spuntò
nessun
fiore:
il
giardino,
senza
bambini,
si
era
rifiutato
di
svegliarsi
e
aveva
continuato
a
dormire.
Il
gigante
fece
finta
di
niente
e
rimase
rintanato
nella
sua
casa.
Arrivò
l’estate,
ma
il
giardino
rimase
coperto
di
ghiaccio.
Il
gigante
si
prese
un
brutto
raffreddore
e
fu
costretto
a
letto.
Trascorse
l’estate
e
l’autunno
successivo
tra
il
letto
e
la
finestra,
a
controllare
che
nessun
bambino
scavalcasse
il
suo
muro.
Con
l’inverno,
il
raffreddore
peggiorò:
il
gigante
rimase
a
letto.
Un
bel
giorno,
il
gigante
fu
svegliato
dal
canto
di
un
uccellino:
gli
parve
il
suono
più
bello
che
avesse
mai
udito.
Il
gigante
scese
dal
letto
con
fatica
e
si
affacciò
alla
finestra.
Nel
giardino
c’erano
tre
bambini
che
si
rincorrevano.
Sotto
i
loro
piedi,
il
ghiaccio
si
stava
sciogliendo e i primi fiori primaverili stavano sbocciando.
Il
gigante
uscì
di
casa.
I
bambini,
appena
lo
videro,
si
nascosero
dietro
gli
alberi
per
la
paura.
Ma
il
gigante
li
rassicurò:
“Non
abbiate
paura,
non
voglio
farvi
del
male.
Vorrei
restituirvi
il
mio
giardino:
così
avrete
un
posto
in
cui
giocare
tutti
insieme.
Le
parole
del
gigante
sciolsero
il
manto
di
ghiaccio
che
aveva
avvolto
il
giardino.
I
bambini
corsero
in
paese
a
chiamare
i
loro
amichetti
e
sparsero
la
voce
che
il
gigante
era
diventato
buono.
Nel
frattempo,
il
vecchio
gigante
buttò
giù
il
muro
che
aveva
costruito
per
nascondere
il
giardino:
mentre
lavorava,
si
sentiva
pieno
di
energie
e
felice
e
così
guarì
dal
suo
raffreddore.
Da
quel
giorno,
il
gigante
egoista divenne un gigante gentile, che trascorreva le sue giornate in giardino a giocare con i bambini.